Lettera di presentazione della proprosta di legge popolare.

Carissimi,
siete perfettamente consapevoli del periodo di crisi che sta attraversando la politica e concordi certamente sulla necessità di avviare il tanto auspicato rinnovamento della politica.
Con la presente intendo promuovere presso ognuno di voi la proposta di legge di iniziativa popolare, politicamente trasversale, messa a punto da Prof. Pellegrino Capaldo, tendente a riavvicinare la partecipazione dei cittadini alla vita associativa ed alla politica.

Ma come possiamo promuovere la maggior partecipazione dei cittadini?

Che cosa possiamo fare per indurre tutti noi a riappropriarci di quegli spazi che inopinatamente e pigramente abbiamo lasciato allo Stato?

Non ho ricette sicure. Ma credo che si possa cominciare, intanto, facendo sì che le decisioni in materia di spesa pubblica vengano affidate – ogni volta che ciò sia possibile – ai cittadini.
In questa direzione muove la presente proposta di legge che regola un nuovo metodo per finanziare i partiti, i movimenti politici e le organizzazioni di attività e cultura politica attraverso:
- l’abrogazione dell’attuale sistema di finanziamento pubblico dei partiti, oggetto di feroci critiche, peraltro condivisibili, viste le incongruenze e l’opacità che lo caratterizza;
- la possibilità da parte dei cittadini di scegliere direttamente se finanziare o meno la politica lasciando quasi totalmente il costo a carico dello Stato con lo strumento del credito di imposta, pari al 95% del contributo versato con un limite massimo di € 2000,00;
- l’apertura del finanziamento a tutti ovvero anche ai movimenti politici e di cultura politica, già esistenti sul territorio o di nuova costituzione, e quindi a tutte quelle organizzazioni politiche che presentino carattere di trasparenza e solidità associativa o patrimoniale. A tale scopo le associazioni dovranno soddisfare il requisito del numero minimo di 300 associati e le fondazioni dovranno possedere un patrimonio di almeno 5 milioni di euro. I soggetti beneficiari dovranno essere iscritti in un elenco tenuto presso il Ministero degli Interni e rispettare solide regole di trasparenza nella gestione dei fondi;


Così dovrebbe funzionare il finanziamento della politica. Se si ritiene, come io ritengo, che il costo della politica debba, entro certi limiti, far carico alla finanza pubblica, è preferibile adottare un meccanismo di questo tipo, che lascia ai cittadini la scelta e ne promuove il coinvolgimento nella vita dei partiti.
Se andrà in porto, questo meccanismo farà scattare una sana emulazione tra i partiti e darà una forte spinta al loro rinnovamento come condizione per acquisire il consenso e la fiducia dei cittadini. È mio convincimento che questa formula possa essere utilmente sperimentata in molti altri campi d’azione dello Stato, a cominciare dagli interventi in campo sociale.
La proposta, che peraltro prevede una certa gradualità nel passaggio tra il vecchio ed il nuovo sistema, potrà valere solo ed esclusivamente per le persone fisiche.
Sono invece contrario al sistema del 5 per mille, di cui si sente tanto parlare, per un motivo su tutti: perché favorisce immotivatamente i titolari di alti redditi.
Grazie di cuore, dunque, a chi ci accompagna in questa lodevole iniziativa.

Pino Palmieri

Per approfondire l’argomento vi allego i seguenti documenti:

lettera presentazione proprosta di legge popolare al Convegno-2

Testo-proposta-di-legge-finanziamento-partiti

Nota-proposta-di-legge