Il Fisco parla chiaro

L’Agenzia delle Entrate accorcia le distanze con i contribuenti attraverso un dialogo “scritto” snello e intuitivo. Sono 65, tra comunicazioni ai contribuenti e modelli in uso negli uffici, i documenti passati al setaccio dall’Agenzia delle Entrate e riformulati con un linguaggio semplice e orientato al cittadino. L’operazione “Fisco in chiaro”, avviata in via sperimentale nel 2010 e potenziata dal settore Comunicazione dell’Agenzia con la collaborazione degli uffici tecnici, mira ad accorciare, in entrambi i “sensi di marcia”, le distanze con i contribuenti, con comunicazioni libere da tecnicismi, snelle e più intuitive, sia in entrata sia in uscita. In particolare, ogni documento si apre con una descrizione del contenuto e del motivo della comunicazione e si sviluppa in maniera più lineare con istruzioni semplificate e tutte le indicazioni utili per eventuali chiarimenti. Solo per citarne alcuni, cambiano veste l’invito al contraddittorio e la richiesta di documenti utili per le istanze di mediazione, così come la lettera con cui l’Agenzia delle Entrate chiede le coordinate bancarie per l’accredito diretto del 5 per mille. Semplicità anche allo sportello. Sono 18 i modelli che arrivano negli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate con una veste rinnovata e più omogenea. Tra i più utilizzati da parte dei contribuenti: la domanda di rimborso delle imposte dirette, per chiedere la restituzione delle somme versate in più o trattenute per errore dal datore di lavoro; il modello per ottenere una copia della propria dichiarazione dei redditi da utilizzare nei rapporti tra privati; la richiesta di esercizio dell’autotutela, nel caso in cui si ritenga che un atto sia da correggere o da annullare.