Dichiarazione congiunta: valido l’avviso notificato solo al marito
In caso di dichiarazione dei redditi congiunta l’avviso notificato solo al marito non comporta violazione del diritto di difesa, in quanto la moglie può, comunque, proporre autonoma impugnazione per contestare gli accertamenti a carico del coniuge. Pertanto, la Cassazione con la sentenza 19239 del 7 novembre, ha rigettato il ricorso presentato da una moglie che lamentava la mancata notifica nei suoi confronti di avvisi di accertamento emessi sulla base della dichiarazione congiunta presentata insieme al marito perché notificati solo a quest’ultimo. La facoltà concessa ai coniugi di presentare una dichiarazione congiunta, a nome di entrambi, è finalizzata alla liquidazione complessiva e unitaria delle imposte dovute dal nucleo familiare. In tale ipotesi, gli accertamenti effettuati a nome di entrambi i coniugi, può essere notificato nei confronti del solo marito. E’ opportuno precisare che la scelta della dichiarazione congiunta consente ai coniugi di sommare le imposte calcolate separatamente sui redditi di ciascuno. Così facendo, il calcolo che determina l’imposta complessivamente dovuta garantisce l’autonomia del singolo soggetto e consente di distinguere le posizioni contributive dei due coniugi che restano del tutto autonome e indipendenti l’uno dall’altro.